Alessandro Greco |
“Il mio percorso spirituale di fede
mi ha insegnato che la scaramanzia deve rimanere un aspetto
simpatico, colorito e forse un po' folcloristico della vita umana. Nulla
più. Così non ci bado molto. -racconta Alessandro Greco -
Sono però suscettibile al sette o a
quando la somma di alcuni numeri che noto fa sette.
Credo che sia così attento a questa
cosa perché sono nato il 7 di
marzo...
Ma quando a mio figlio giocando a
calcio gli hanno dato la maglia con quel numero, l'ho preso con
gioia come un
buon auspicio.
Io, professionalmente, ho iniziato
come artista
di piazza e soprattutto agli esordi della mia carriera ho fatto
mille
spettacoli itineranti su e giù per il Paese.
Nei miei tanti viaggi mi hanno
regalato
una valanga di peperoncini, veri, che in meridione sono
considerati
bene auguranti quanto il classico cornetto rosso.
Qualcuno, secco, me lo portavo in
tasca
come portafortuna... quelli freschi, che adoro, invece me li sono
mangiati. Più fortuna di così!?! Me la mangio direttamente! ah ah ah”.
L'intervista a Alessandro Greco è di Gian Maria Aliberti Gerbotto
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