-racconta Fabrizio Frizzi-
Gian Maria Aliberti Gerbotto con Frizzi |
Oddio, di volta in volta le lavavo, non le mettevo sporche, ma era sempre lo stesso slip fortunato.
Romina Power, invece, quando abbiamo lavorato insieme mi ha attaccato un gesto scaramantico tipicamente americano: knock on wood, ossia “battere su legno”. Come noi tocchiamo ferro o facciamo le corna, oltre oceano “bussano” con le nocche della mano sul legno. Così prima di uscire sul palco, busso sempre sulle quinte della scenografia. Un modo come un altro per scaricare la tensione.
Posso dire d’essere stato un mezzo scaramantico, ma ultimamente non mi faccio più condizionare da queste cose, o almeno cerco di non farlo. Me ne frego.
Una volta una maga, leggendomi la mano, mi predisse che avrei avuto una carriera piena di soddisfazioni, ma che non avrei mai potuto contare sulla fortuna. Avrei sempre dovuto lottare per ottenere quello che desideravo... Credendoci o meno, quella strana predizione in un certo senso m’influenzò positivamente, spronandomi a darci dentro come un fabbro per conquistarmi da solo la mia fortuna, non adagiandomi mai sugli allori.
Qualcuno che si spacciava per sensitivo, un giorno mi disse pure che m’avevano fatto il malocchio... Io non ci ho mai pensato più di tanto, me ne sono fregato e nella vita ho sempre tirato dritto, senza perdere tempo dietro queste sciocchezze. Se c’è qualcuno che mi manda delle energie cattive, gli ritornano indietro moltiplicate doppie, perché io sono sereno. E prima o poi ’sto malocchio scadrà pure, no? Ahahah!".