domenica 13 ottobre 2013

Scaramanzie e superstizione vip EDOARDO RASPELLI


13 e 17: incrociamo le dita

Gian Maria Aliberti Gerbotto con Edoardo Rapelli
"Da sempre diffido dei numeri 17 e 13... A pelle proprio non mi piacciono! Ma quando nella vita di tutti i giorni me li trovo dinnanzi, mi limito semplicemente a incrociare le dita delle mani per scaramanzia. Niente di più!
Non dimenticherò mai, invece, la scena che mi è capitato di vivere qualche tempo fa a Crodo, il paese dove passo le mie vacanze da vent’anni a questa parte. Eravamo a cena al solito posto con gli amici di sempre, quando una volta sistematici a tavola la moglie d’un commensale s’accorge che, combinazione, eravamo seduti in diciassette. Dagli e ridagli, tra scene di vero isterismo, la signora ha fatto separare i tavoli dividendoci in due gruppi distinti... una volta tanto che avevamo l’occasione di trovarci tutti insieme! Pazzesco, adesso capisco perché il marito poco dopo si sia separato, ahahah!
Ma bellissima è stata anche la volta che a passeggio con un conoscente, napoletano verace, alla vista di due suore questi prese la rincorsa per dar loro uno scappellotto sulla testa, perché dalle sue parti si dice che le monache in numero pari portino iella e l’unico modo per evitare strane sciagure sia dar loro un buffetto sulla cuffia. Chissà... Io non ci credo e mi vergognai come un ladro!".

anche voi arrivereste a separare i tavoli pur di non cenare in 17?

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