Ho trasformato un cucchiaino nel
mio anello portafortuna
“Sono particolarmente attento ai
numeri. Anche se non ci credo molto, nella mia vita ho notato che ci
sono certi numeri ricorrenti. Qualunque cosa faccia... Lo stesso
numero di posto sul treno, al cinema, nell'elenco degli attori e via
dicendo.
Credevo che il 26 fosse il mio numero
fortunato, ma poi quando mio padre è mancato proprio in quella data,
mi sono dovuto ricredere.
Quindi non ho ancor capito se siano
numeri fortunati o no. Sono comunque coincidenze che non posso fare a
meno di notare.
Per quel che riguarda le altre
scaramanzie, se posso evito di incapparci, quindi se un gatto nero mi
attraversa la strada quando sono in macchina, mi fermo, ma poi mi
faccio una risata.
Qualcuno ha anche provato a dirmi che
avevo il malocchio, ma io sono una persona molto pragmatica e non ci
sono mai cascato. Non ci ho creduto e la mia vita è continuata come
nulla fosse.
Il mio portafortuna?
Me lo sono creato da solo trasformando
un normale cucchiaino da caffè, del bar, in un anello particolare.
Semplicemente piegandolo con le pinze. Oggi, quando lo indosso, mi porta
bene.”.
L'intervista a Primo Reggiani è di Gian Maria Aliberti Gerbotto
LOCANDA RISTORANTE IN CANNUBI Via Crosia 13 - BAROLO (cn) |
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