mercoledì 4 marzo 2015

scaramanzia e superstizione vip CARLO LUCARELLI

Al collo la medaglietta del cane...


Carlo Lucarelli
"Ho portato per un po’ di tempo la medaglietta del mio cane appesa al collo. Era il periodo in cui la gente un po’ esaltata sfoggiava la piastrina dei Marines. Ma non era un portafortuna legato all’affetto che provavo per il mio animale domestico Mi volevo solo divertire a vedere la faccia che facevano le persone che, vedendola, mi credevano contagiato da quella moda, quando scoprivano che al posto del nome del militare c’era scritto: «Imposta cani terza categoria».
In realtà, io non ho mai avuto degli amuleti e non ho proprio nessun rapporto con la scaramanzia. Non ho paura di niente che abbia a che fare con la malasorte e ho sempre pensato in maniera talmente positiva da credere che se incontro qualcosa che porta sfortuna, riesco a rovesciarla e a farle portare fortuna.
Nello scrivere ho dei gesti che ripeto ogni volta. Ad esempio, prendo il foglio della pagina del computer e lo reimposto di nuovo. Stessi gesti che potrei rendere automatici, memorizzandone semplicemente le impostazioni. Ma non è una scaramanzia per esorcizzare qualcosa, è un rito d’iniziazione per cominciare a concentrarsi. Mi serve solo per entrare, con una specie di mantra, dentro un’idea: quella del mio nuovo libro.".

L'intervista a Carlo Lucarelli è di Gian Maria Aliberti Gerbotto

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