Non vado mai in onda con indosso un abito nuovo
"Da sportivo, quando gareggiavo come canottiere,
ero fissato con le magliette fortunate. Ogni volta che
vincevo una gara finivo addirittura col non lavarle
per paura di rompere l’incantesimo, e le rimettevo
la volta seguente, anche sporche. Ma se pensiamo
che un tennista famoso come Panatta per scaramanzia non si cambiava nemmeno i calzini... Gli atleti
sono spesso propensi a queste cose!
Oggi, da uomo di spettacolo faccio ancora molta attenzione agli indumenti, e non vado mai in onda
con addosso un vestito nuovo. Al massimo li metto prima, nelle prove, ma non nella diretta, perché
gli abiti mai indossati portano male. A Domenica
in me ne sono sempre guardato bene. Con Mara
Venier, poi, all’inizio d’ogni nuova stagione del
programma, ci prendevamo tutti per mano, dietro
le quinte, e urlavamo in coro «Merda!» tre volte...
Oggi il mio portafortuna è la penna che mi hanno regalato i miei figli Gianluca e Susanna, qualche anno fa a Natale.
Ho anche un numero fortunato: il 12. Mi sono laureato, ho vinto i campionati, ho fatto le olimpiadi in Messico e mi sono sposato, tutto in quella data. Le scaramanzie solite, invece... Guardo, ci penso, ma non ci credo più di tanto. E al sale, sto attento più che altro per la dieta!".
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Giampiero Galeazzi |
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...ai tempi del canottaggio |
Oggi il mio portafortuna è la penna che mi hanno regalato i miei figli Gianluca e Susanna, qualche anno fa a Natale.
Ho anche un numero fortunato: il 12. Mi sono laureato, ho vinto i campionati, ho fatto le olimpiadi in Messico e mi sono sposato, tutto in quella data. Le scaramanzie solite, invece... Guardo, ci penso, ma non ci credo più di tanto. E al sale, sto attento più che altro per la dieta!".
Che figo da giovane...
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