Al Tg5, sempre con qualcosa di rosso...
"La superstizione è cosa strana. Anche quando non
ci si crede, si tende a ripetere gesti scaramantici: il più banale di tutti, forse, è gettare tre pizzichi di
sale dietro le spalle quando incautamente se ne
versa un po’. Nella mia famiglia si faceva. (racconta Cesara Buonamici)
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la mezzo busto del Tg 5 CESARA BUONAMICI |
Così
come, essendo produttori di olio, si è sempre ritenuto iettatorio versarne casualmente sulla tavola. Per il resto non abbiamo mai avuto grandi riti
contro la scalogna: niente scale da evitare, niente
gatti neri o altro. Però non posso negare che io mi
trascini alcuni piccoli riti che mi danno conforto
e mi fanno stare bene. Per esempio mi piace indossare, o avere, qualcosa di rosso. Anche quando conduco il telegiornale cerco di avere qualcosa
di rosso, magari solo la penna. Ma non temo il
viola. Mi piace poi indossare abiti legati a ricordi
positivi, come se qualcosa di buono restasse appiccicato all’indumento e quindi portasse bene
(all’università mettevo una camicetta bianca, per
migliorare i risultati degli esami...). In qualcosa
però sono attenta: credo nell’influenza della cattiveria. Ci sono persone che ti danno la sensazione
di saper usare la propria malvagità. Cerco di star
lontana da loro, e seguo il consiglio di un’amica:
non guardare negli occhi le persone cattive, perché è da lì che viene la negatività. Oppure mi immagino immersa in un bagno di luce, come dietro
uno schermo che mi protegga. Ma poi, in realtà,
se proprio cerco un aiuto mi rivolgo alla preghiera, come ho sempre fatto sin da bambina.".
L'intervista a Cesara Buonamici
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