Temo gli occhi secchi...
Una collega parlamentare mi attaccò il mal di schiena!
"Non vado mai a un incontro importante senza essermi prima fatta la mia treccina contro gli “occhi
secchi”: quelli delle persone negative che con i
loro sguardi ti mandano le maledizioni e ti attaccano il malocchio. (Racconta Alessandra Mussolini) Non c’è niente di peggio, sono
tremendi! L’unico modo per vincerli e renderli innocui è la treccia fatta di filo dorato nascosta tra
i capelli. È un vecchio trucco, a me lo insegnò la
mia nonna materna. La faccio spesso perché mi
è successo più volte che m’attaccassero il mal di
schiena, il mal di testa o altri acciacchi.
A volte ti fanno un complimento che in realtà non vuole esserlo e ti viene un malanno. Semplicemente perché quello che sembra essere un complimento, poi invece si rivela un occhio secco. Tipo: «Che begli occhi che hai!» e ti viene subito la congiuntivite! Oppure: «Che bei capelli», e ti cascano a ciocche. Una volta una collega parlamentare, di cui non voglio dire il nome, mi guardò con il classico occhio secco e il giorno dopo mi venne subito un terribile mal di schiena. Sembrerà incredibile, ma spesso quando s’inciampa per strada, in realtà si è semplicemente vittime di un occhio secco. Certa gente è tremenda.
Una collega parlamentare mi attaccò il mal di schiena!
Alessandra Mussolini |
A volte ti fanno un complimento che in realtà non vuole esserlo e ti viene un malanno. Semplicemente perché quello che sembra essere un complimento, poi invece si rivela un occhio secco. Tipo: «Che begli occhi che hai!» e ti viene subito la congiuntivite! Oppure: «Che bei capelli», e ti cascano a ciocche. Una volta una collega parlamentare, di cui non voglio dire il nome, mi guardò con il classico occhio secco e il giorno dopo mi venne subito un terribile mal di schiena. Sembrerà incredibile, ma spesso quando s’inciampa per strada, in realtà si è semplicemente vittime di un occhio secco. Certa gente è tremenda.
Il gatto nero, la scala, il sale e l’olio, quelle
invece sono solo stupidaggini. Così come gli
amuleti, il corno, i cornetti eccetera... Gli occhi
secchi, io li riconosco a pelle; non sono tanto gli
occhi chiari, quanto quelli scuri. I più tremendi?
Quelli piccoli e neri!".
L'intervista ad Alessandra Mussolini è di Gian Maria Aliberti Gerbotto
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