insieme a Unomattina |
Mai il cappello sul letto!
"Mi spiace contrariare la buonanima del mio vecchio professore del liceo che mi ripeteva in continuazione che la scaramanzia è sinonimo d’ignoranza, ma io continuo ad essere molto superstiziosa.
"Mi spiace contrariare la buonanima del mio vecchio professore del liceo che mi ripeteva in continuazione che la scaramanzia è sinonimo d’ignoranza, ma io continuo ad essere molto superstiziosa.
Così non poggio mai sopra il letto, il
cappello o la gruccia per i vestiti o semplicemente la borsa.
Io sono fatta così, mi lascio
suggestionare e se mi convinco che qualcosa porta iella, se non la
evito poi vivo male.
Non so bene come siano nate le mie
scaramanzie… In famiglia non credo. Né mia madre né mia nonna
erano particolarmente suscettibili all’argomento, ma io vengo da un
paese del sud, Terracina (Latina), e lì era abbastanza normale
assimilarle.
Qualche tempo fa, un mio caro amico mi
ha detto che, la borsa, porta iella anche solo appoggiarla a terra.
Io non lo so e non lo voglio nemmeno sapere. Ne ho già abbastanza
delle mie scaramanzie, senza doverne imparare di nuove!
Da sempre ho anche qualche problema con
il diciassette e cerco di non fare nulla d’importante in quel
giorno del mese. Quando il notaio mi fissò l’appuntamento in
studio per redigere l’atto d’acquisto della mia casa, proprio in
quella data e per di più alle ore 17, mi prese male, ma diciamoci la
verità, sono ormai passati otto anni e la casa non è ancora venuta
giù né è andata a fuoco.
Ricordo bene poi Luciano Rispoli, ai
tempi de Il tappeto volante, che ogni volta un ospite parlava
di qualche malattia, infilava subito la mano sotto il tavolino per
fare le corna.".
L'intervista a Rita Forte è di Gian Maria Aliberti Gerbotto
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