Un baffo di Gaetano nel mio portafoglio
"Porto sempre nel portafoglio un baffo del mio gatto come portafortuna... Preciso subito che lui li perde, nel senso che non glieli strappo certo. Mi limito a raccogliere quelli che trovo per terra e poi a metterli in un barattolo, cosicché quando ne smarrisco uno, ne ho altri di scorta…
Tutto è iniziato per caso ai tempi del liceo classico quando una mattina, durante una tremenda verifica di chimica, mi sono ritrovata un suo baffo tra gli appunti... Contro ogni aspettativa, quel compito in classe andò benissimo!
È un micio cui sono molto affezionata, ce l’ho da dieci anni, e adesso che vivo a Roma e lui è rimasto a Messina con i miei mi manca tanto. Si chiama Gaetano, ma da quando è castrato lo chiamo scherzosamente Lilly, ahahah!
Prima di qualsiasi diretta, invece, ho un rito immancabile che ci ha insegnato il maestro degli olimpionici di judo, quando venne a trovarci a Miss Italia. Tre respiri molto veloci e profondi, servono a scaricare la tensione prima di una prova importante.
Ho anche dei numeri fortunati: 5, 14, 23. Il 23 perché ho vinto Miss Italia a quella età e perché nella smorfia napoletana corrisponde alla fortuna. Quando mi sono trovata per la prima volta davanti all’ingresso di Saxa Rubra e ho notato che il numero civico della sede Rai era il proprio quello, mi sono subito tranquillizzata. Il 14 è il giorno della mia data di nascita, il numero che ho sempre avuto a scuola nell’appello, nonché il contrassegno che avevo come concorrente alla gara di bellezza. Il 5 è la somma delle cifre che compongono il 14 e il 23…".
Miriam Leone |
"Porto sempre nel portafoglio un baffo del mio gatto come portafortuna... Preciso subito che lui li perde, nel senso che non glieli strappo certo. Mi limito a raccogliere quelli che trovo per terra e poi a metterli in un barattolo, cosicché quando ne smarrisco uno, ne ho altri di scorta…
Tutto è iniziato per caso ai tempi del liceo classico quando una mattina, durante una tremenda verifica di chimica, mi sono ritrovata un suo baffo tra gli appunti... Contro ogni aspettativa, quel compito in classe andò benissimo!
È un micio cui sono molto affezionata, ce l’ho da dieci anni, e adesso che vivo a Roma e lui è rimasto a Messina con i miei mi manca tanto. Si chiama Gaetano, ma da quando è castrato lo chiamo scherzosamente Lilly, ahahah!
Prima di qualsiasi diretta, invece, ho un rito immancabile che ci ha insegnato il maestro degli olimpionici di judo, quando venne a trovarci a Miss Italia. Tre respiri molto veloci e profondi, servono a scaricare la tensione prima di una prova importante.
Ho anche dei numeri fortunati: 5, 14, 23. Il 23 perché ho vinto Miss Italia a quella età e perché nella smorfia napoletana corrisponde alla fortuna. Quando mi sono trovata per la prima volta davanti all’ingresso di Saxa Rubra e ho notato che il numero civico della sede Rai era il proprio quello, mi sono subito tranquillizzata. Il 14 è il giorno della mia data di nascita, il numero che ho sempre avuto a scuola nell’appello, nonché il contrassegno che avevo come concorrente alla gara di bellezza. Il 5 è la somma delle cifre che compongono il 14 e il 23…".
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