lunedì 31 agosto 2015

Superstizione vip MARTINA STELLA

Il braccialetto di stoffa del liceo


"Non mi separo mai dal braccialetto nero di stoffa che alle superiori mi ero scambiata con la mia compagna di scuola. Lo porto sempre a tutti gli appuntamenti che mi
Aliberti Gerbotto con Martina Stella
mettono un po’ d’ansia... E
naturalmente sul set. Vivo nel terrore di perderlo, e se i costumi di scena non mi permettono d’indossarlo, allora lo nascondo in tasca, ma non lo lascio mai. Mi ricorda i tempi del liceo e soprattutto mi rammenta da dove sono partita: i primi spettacoli a teatro quand’ero solo una ragazzina quindicenne, non ancora famosa. 
Più che scaramantica direi page121image35616che tengo molto al discorso affettivo, così prima d’ogni provino chiamo sempre mia madre al telefono. Sentire vicine le persone più care mi rassicura e mi porta fortuna.
Nell’ultima tournée che ho fatto a teatro, invece, usavamo riunirci tutti dietro le quinte, in cerchio e prima d’andare in scena, urlare il classico «Merda, merda, merda». Ma più che un rito scaramantico, era forse un modo per unirci insieme anche a livello energetico. Sono però convinta, che la scaramanzia possa anche diventare una schiavitù nociva.
Conosco gente nel mio ambiente che si fissa addirittura su bar e ristoranti, e ha quelli in cui non vuole assolutamente andare perché è convinto che portino male. Io mi limito a non parlare mai dei miei progetti di lavoro finché non è tutto concluso e definito in modo certo. Forse è più un discorso psicologico che scaramantico... Penso che anche a livello energetico, dire subito una cosa che non è ancora sicura possa anche influire in senso negativo. O forse è perché non amo molto che si parli di me. Io non lo faccio, ma ho visto anche alcune donne toccarsi il seno per scaramanzia, credo però che sia più che altro una risposta un po’ femminista alla classica toccatina delle parti basse, tipica dei maschi.".


 L'intervista a Martina Stella è di Gian Maria Aliberti Gerbotto

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