martedì 29 ottobre 2013

Scaramanzia e superstizione vip: MASSIMO BOLDI


Attenti a chi ha il naso assottigliato e gli occhi sottili!

"Io credo assolutamente che ci siano delle persone che portano sfiga... Ci son poche balle! Bisogna far finta di niente e stargli lontano il più possibile. Io cerco di evitarli, e se li incontro, mi tocco subito le palle.
Massimo Boldi
Ricordo un programma televisivo che conducevo, e quando è venuto ospite un noto portasfiga l’audience è andata male. Un’altra volta sul set ha recitato nel film un portarogna e, combinazione, quella volta il film è andato male. Cosa che non era mai successa prima.
Nell’ambiente dello spettacolo alcuni sono “nominati” e il passaparola ti salva, ma quel- li non popolari... Io per fortuna un po’ riesco a riconoscerli. C’è una configurazione fisica particolare che spesso li contraddistingue: un naso assottigliato, occhi sottili e una particolare conformazione delle dita della mano. Ma poi può anche capitare che negli anni da portasfiga passino a portatori di fortuna...
Poi credo assolutamente al malocchio e confesso che qualche tempo fa ho pensato d’esserne vittima. E so anche chi me l’ha mandato. Così mi rifugio nella preghiera personale e leggo spesso il Vangelo. Mi sono anche fatto benedire da un prete, ed è servito molto!
Sfiga e malocchio a parte, le mie scaramanzie principali riguardano i numeri: 17, 13 e 7. Di solito queste cifre mi portano male, ma il tredici non l’ho ancora capito, perché a volte mi ha portato bene. Ma la vera tragedia è quando si rompe una bottiglia d’olio. È una superstizione che mi ha passato mia mamma. Quando cade sono convinto che segni la morte di qualcuno della famiglia. L’ultima volta che mi è successo, dopo solo una settimana è mancato un mio caro.
Spesso mi accorgo d’avere dentro come un dono, per cui riesco a prevedere certe cose. Un intuito, un po’ come fosse una preveggenza. Nel caso di mia moglie Marisa, da almeno due anni sentivo che avrei perso una persona cara e poi purtroppo è toccato a lei.
Come diceva De Filippo: «Non è vero, ma ci credo», è questo il motto che seguo, cercando di vivere una vita regolarissima e di non essere schiavo delle scaramanzie. In fondo forse le cose accadono comunque, perché la vita è fatta così. Ma se mi attraversa la strada un gatto nero... sono stato fermo anche per delle ore ad aspettare che passasse qualcun altro al mio posto. Perché segna sempre qualcosa di male nel lavoro o nella famiglia. Più volte il passeggero che mi era seduto a fianco, stufo d’aspettare, è sceso dalla macchina e ha attraversato lui stesso a piedi il posto dov’era passato il gatto, a costo di prendersi lui la sfiga, pur di farmi ripartire. Si vede che non era scaramantico...
Il sale, invece, per me ha un doppio senso; se in certe occasioni porta male, spargerlo dove poi si cammina dovrebbe invece portare bene. Trenta anni fa, ai tempi in cui ero di scena al Derby di Milano, spesso gettavo con la mano destra il sale sul palcoscenico dove sarei poi salito.".

Anche voi riconoscete chi porta male?!


Nessun commento:

Posta un commento