Aliberti Gerbotto con Margherita Hack |
Questo è emerso dai miei due anni di ricerca in cui mi sono divertito a
raccogliere le confessioni dei vip, intervistati sulle proprie
scaramanzie più segrete che ho poi in parte raccolto nel mio libro "Il metodo antisfiga".
Ed è
così che si scopre che se un gatto nero attraversa la strada ad
Emanuele Filiberto di
Savoia, il Principe è
capace d’aspettare delle ore, fermo sul ciglio della carreggiata,
che passi qualcun altro a portarsi via la sfortuna.
Guai invece a passare il sale di mano in mano se si ha la fortuna di sedersi a tavola con Elisabetta Canalis, o vestirsi di viola se si è anche solo il pubblico di un qualsiasi programma di Carlo Conti, o di verde con Federica Panicucci o
Paola Perego nei paraggi... Una puntata di Buona Domenica andò a catafascio solo perché una sua assistente nascondeva sotto i pantaloni un paio di slip di quel colore, sostiene senza esitazioni la Perego.
Guai invece a passare il sale di mano in mano se si ha la fortuna di sedersi a tavola con Elisabetta Canalis, o vestirsi di viola se si è anche solo il pubblico di un qualsiasi programma di Carlo Conti, o di verde con Federica Panicucci o
Paola Perego nei paraggi... Una puntata di Buona Domenica andò a catafascio solo perché una sua assistente nascondeva sotto i pantaloni un paio di slip di quel colore, sostiene senza esitazioni la Perego.
Persino
Giorgio Bocca,
a suo modo, cedeva alla scaramanzia ed ogni giorno s’inventava un gesto
sfortunato che evitava poi di compiere, come preghiera al destino
affinché fosse più benevolo.
Ma la
cosa più incredibile è notare che nel nuovo millennio, in molti
credano ancora a certe superstizioni decisamente più adatte al
medioevo… personaggi del calibro di Franco
Zeffirelli e Alberto
Bevilacqua snocciolano
senza esitazione le proprie teorie addirittura su chi porterebbe
sfiga, mentre Roberto
Gervaso confessa
d’evitarli, ma allo stesso tempo di trattarli bene per una sorta di
captatio benevolentia.
E se
Vittorio Feltri si vergogna
se qualche volta è stato al gioco,
Vittorio Sgarbi ricorda che
gli bastò pronunciare il nome di uno iettatore per scatenare la
rissa tra due sue pretendenti, mentre Gigi
Proietti testimonia di
quella volta che prese addirittura fuoco una poltrona del teatro...
Per
Paolo Crepet,
ci sarebbe addirittura un uomo molto in alto, che porta male: “Da
quando è al potere, le tragedie non si contano più”, fa notare
ironicamente lo psicologo.
Aliberti Gerbotto con Elisabetta Canalis |
Il
rampante Matteo Marzotto
ammette, in un periodo difficile della propria vita, d’aver pensato
pure lui al malocchio. Convinto d’esserne vittima è stato il regista
Pupi Avati
che se lo faceva togliere dalla moglie del truccatore di scena; e lo era Massimo Boldi
che si dice capace di riconoscere anche i porta sfiga da alcune
precise caratteristiche fisiche: la forma particolare di certe dita
delle mani, nonché gli occhi e il naso sottili.
Gli fa
eco Maria Grazia Cucinotta,
la cui nonna siciliana toglieva il malocchio, come oggi continua a
fare con grande successo (solo però per gli amici più cari) Moira
Orfei.
All’incredula
Rosa Russo Iervolino,
glielo toglieva invece la suocera.
Martina
Colombari è convinta che se in un’estate “libertina” cadde dall’acqua
scooter rompendosi il labbro, fu colpa di Billy Costacurta che,
geloso, “gliela tirò”.
Ma la
scaramanzia, a volte, può anche avere risvolti positivi come nel
caso di Michele Cucuzza
che smise di fumare semplicemente fissandosi che le sigarette gli
portavano male.
Valeria
Marini si difende da ogni
negatività concedendosi periodicamente un bel bagno nel sale... “Due
o tre pacchi di quello grosso da cucina, versati direttamente
nell’acqua calda della vasca.”.
La sorella di Sofia Loren
racconta che la nonna, usava cucirle il sale, persino nell’orlo dei
vestiti che indossava ai concorsi di bellezza. Isabella
Ferrari, il sale scaccia
guai, lo mette persino sotto il letto. E Serena
Dandini lo sparge negli
angoli dello studio televisivo: “Contro il potere”.
Aliberti Gerbotto con Bruno Vespa |
Rimedio
più ingegnoso quello di Alessandra
Mussolini che con la sua
treccina dorata nascosta sotto i capelli tiene a bada gli sguardi
malevoli con cui una collega parlamentare una volta riuscì ad
attaccarle il mal di schiena… Dice.
Qualcun
altro, al parrucco, preferisce il buon vecchio santino, magari ben
riposto nel portafogli, come il neo-folgorato sulla via di Damasco
Paolo Brosio
o il venerabile Licio Gelli
che vi conserva quello donatogli da Madre Teresa in persona. Persino
l’ateo poeta Tonino
Guerra, prima di mettersi a
letto, baciava un santino russo. Vietato parlare di santini invece con
Giorgio Forattini,
soprattutto quelli di Padre Pio!
Inseparabili
porta fortuna sono poi la collanina della nonna per Milly
Carlucci, le farfalle di
Lola Ponce,
il chiodo storto di Giulio
Scarpati, le tartarughe di
Maurizio Costanzo…
Fabrizio
Frizzi condusse parecchie
puntate su Rai 1, indossando sempre le stesse mutande fortunate.
Aliberti Gerbotto con Andreotti |
Anche la
numerologia ha una parte importante nel discorso scaramantico:
Federico Moccia,
dopo aver subito un brutto incidente in motorino, non siederà mai
più in tredici a tavola. Vissani
pur di evitare il numero
nefasto, una volta fece cenare con loro il cameriere. Il diciassette,
unanimemente considerato un numero poco fortunato, è invece il
preferito di Lele Mora.
Sarà anche per questo che ultimamente le cose sembrano non andargli
molto bene?
Spesso
sono gli stessi vip a spiegare il perché, secondo loro,
un gesto o un oggetto sia diventato sinonimo di buona o cattiva
sorte: Alessandro Cecchi
Paone sostiene che alla
base della scaramanzia del cornetto si nasconda l’antico culto del
fallo maschile.
Ancora
sorprese poi nello scoprire alcuni personaggi insospettabilmente non
scaramantici, tra cui spicca Lino
Banfi, autore della
prefazione del mio libro, dal passato d’esilarante protagonista di film
come Occhio, malocchio,
prezzemolo e finocchio; e
il napoletano doc Luciano De
Crescenzo che si giustifica
sfoderando la sua laurea in ingegneria.
Mentre
Ottavio Missoni
si chiede perché i gatti, per par condicio, non si arrabbino quando
incrociano un uomo bianco, Oliviero
Toscani afferma d’essere
così fortunato che sono i gatti neri a toccarsi le palle quando lo
vedono, e il ginecologo Severino
Antinori, ironizza che i
veri gatti neri sono le persone ipocrite. L’onorevole
Capezzone, sottolinea che
gli scaramantici soffrono il doppio; sfidano invece la sorte il
premio Nobel Dario Fo
che ama debuttare di venerdì, e Paolo
Villaggio che in un momento
lavorativo difficile, per accaparrarsi il suo quarto d’ora di
notorietà, non esitò ad inventarsi la profezia di una sua imminente
morte.
Bruno Vespa debuttò su Twitter il giorno che wikipedia annunciava la sua morte, per smentirla.
Molti politici sono scaramantici... Giulio Andreotti, quando qualcuno pensò di organizzargli una grande festa per i suoi 90 anni, ironizzò: "Di feste in mio onore ne parleremo quando ne compirò cento!".
Giorgio Napolitano una volta eletto Presidente della Repubblica è subito andato a vivere al Quirinale, sfatando la scaramanzia che aveva portato molti suoi illustri predecessori a non traslocare in quella residenza "maledetta". Ma da buon napoletano tiene sparsi nei sui cassetti molti cornetti portafortuna.
Bruno Vespa debuttò su Twitter il giorno che wikipedia annunciava la sua morte, per smentirla.
Aliberti Gerbotto con il Presidente Napolitano |
Giorgio Napolitano una volta eletto Presidente della Repubblica è subito andato a vivere al Quirinale, sfatando la scaramanzia che aveva portato molti suoi illustri predecessori a non traslocare in quella residenza "maledetta". Ma da buon napoletano tiene sparsi nei sui cassetti molti cornetti portafortuna.
Nessun
timore ha invece scosso il Ministro
Calderoli, quando gli si
ruppe il corno regalatogli da alcuni parlamentari partenopei.
con Federica Panicucci mi faccio le pippe
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