Il profumo di mio figlio
"Ai tempi di Stranamore non andavo mai in onda senza essermi
prima spruzzata addosso una goccia del profumo
del mio bambino. Sentirlo vicino mi rassicura e
mi dà forza.
Altre scaramanzie... Ne avrei mille, ma la mia pessima memoria mi frega sempre e finisco col dimenticarmi di metterle in pratica. In poche parole, se una puntata è andata bene, la seguente vorrei ripetere le stesse identiche cose. Invece al massimo mi ricordo di bere il mio solito bicchiere della staffa, d’acqua s’intende, precisiamo subito, che mando giù al volo, anche se non ho sete, ogni volta prima che si apra il sipario. Negli ultimi secondi poi mi blocco, tiro un bel respiro, e cerco di trovare la giusta concentrazione... Che spavento quella volta che stavo per presentare una sfilata di moda: ero dietro il tendone che aspettavo s’aprisse, nel frattempo ripetevo a mente la scaletta e le frasi da dire, quando all’improvviso sento alle mie spalle un urlo pazzesco di tutti i ragazzi che insieme gridano: «Merda, merda, merda!» come si usa fare soprattutto in teatro. Dallo spavento persi immediatamente il filo del discorso e una volta in scena biascicai le prime parole senza in realtà sapere bene cosa stessi dicendo. Grazie a Dio nessuno se ne accorse: che sia merito dei mille santini che mi porto sempre appresso? Mia madre me ne regala a bizzeffe. È lei, da sempre, la mia fornitrice ufficiale!".
E vostra mamma quali portafortuna vi ha regalato?
Gian Maria Aliberti Gerbotto con Emanuela Folliero |
Altre scaramanzie... Ne avrei mille, ma la mia pessima memoria mi frega sempre e finisco col dimenticarmi di metterle in pratica. In poche parole, se una puntata è andata bene, la seguente vorrei ripetere le stesse identiche cose. Invece al massimo mi ricordo di bere il mio solito bicchiere della staffa, d’acqua s’intende, precisiamo subito, che mando giù al volo, anche se non ho sete, ogni volta prima che si apra il sipario. Negli ultimi secondi poi mi blocco, tiro un bel respiro, e cerco di trovare la giusta concentrazione... Che spavento quella volta che stavo per presentare una sfilata di moda: ero dietro il tendone che aspettavo s’aprisse, nel frattempo ripetevo a mente la scaletta e le frasi da dire, quando all’improvviso sento alle mie spalle un urlo pazzesco di tutti i ragazzi che insieme gridano: «Merda, merda, merda!» come si usa fare soprattutto in teatro. Dallo spavento persi immediatamente il filo del discorso e una volta in scena biascicai le prime parole senza in realtà sapere bene cosa stessi dicendo. Grazie a Dio nessuno se ne accorse: che sia merito dei mille santini che mi porto sempre appresso? Mia madre me ne regala a bizzeffe. È lei, da sempre, la mia fornitrice ufficiale!".
E vostra mamma quali portafortuna vi ha regalato?
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